Zuppa di legumi per AstroSam

 

In occasione dell’apertura dell’Expo 2015, dedicato alle opportunità poste dalla sfida di un’alimentazione sana, sicura, sufficiente per tutti gli uomini e sostenibile per il Pianeta, protagonista dell’immagine copertina e della news del giorno è lei: Samantha Cristoforetti, in arte AstroSam, la prima donna italiana in missione nello spazio, perché da sempre appassionata di buon cibo sano e nutriente e alle tematiche dell’alimentazione corretta.
Ha dichiarato che “Gustare il nostro cibo è molto importante, sia nello spazio che sulla Terra” e ha portato con sé sulla Stazione Spaziale Internazionale cibi sani, nutrienti, con il giusto valore nutritivo ma anche importanti per la biodiversità della nostra Terra, tra cui una zuppa di legumi preparata con 4 Presìdi Slow Food: piattella canavesana, lenticchia di Ustica, fava di Carpino e cece nero della Murgia carsica. Ingredienti scelti personalmente in collaborazione con il Food Lab di Argotec per una zuppa stellare che farebbe bene anche qui sulla Terra. Il cece nero della Murgia per la straordinaria concentrazione di ferro, la fava di Carpino per il ridotto valore calorico, elevato contenuto di proteine, carboidrati, vitamine, sali minerali e fibre presenti soprattutto nella buccia, e la lenticchia di Ustica per la sua elevata digeribilità.

Zuppa AstroSamITALIAN MIXED LEGUME SOUP
di Stefano Polato

250 g acqua
15 g ceci neri della Murgia carsica
15 g fave di Carpino15 g Piattella canavesana
15 g Lenticchia di Ustica
8 g farro monococco
15 g passata di pomodoro
10 g sedano
10 g cipolle
10 g carote
5 g pomodori secchi
olio extravergine di oliva
alga Kombu
spezie
sale marino integrale (Sicilia), pepe nero

Mettere in ammollo previo lavaggio accurato i ceci, le fave e le piattelle in 5 parti di acqua per una di legumi per 12 ore (acqua temperatura ambiente con 3 cm di alga kombu per 3 lt di acqua, togliere l’alga dopo l’ammollo ed eliminare. Eliminare anche i legumi che galleggiano. Scolare i legumi trascorse le 12 ore e sciacquare nuovamente). Mettere in ammollo 1 ora prima dell’inizio cottura il farro monococco previo lavaggio. Tritare sedano, carota e cipolla far soffriggere (metà di esse) con poca acqua e olio evo. Aggiungere la passata di pomodoro e i pomodori secchi tagliati a faldine. Tostare leggermente e aggiungere l’acqua. Portare a bollore e aggiungere i ceci e le fave. Aggiungere il mazzetto di erbe aromatiche e il pepe nero. Far bollire a fuoco lento con pentola coperta per 1 ora. Trascorsa la prima ora aggiungere le piattelle e il farro scolato e sciacquato. Trascorsi altri 40 minuti, aggiungere le lenticchie, le verdure rimanenti e terminare la cottura. Solo al termine aggiungere il sale considerando l’acqua utilizzata in partenza utilizzare 6 g per litro.

Stefano Polato
capo cuciniere dell’Osteria ai confini dell’universo,
sezione dedicata su Avamposto 42, il diario di bordo virtuale del viaggio interplanetario.

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