
La classifica dei World’s 50 Best Restaurants 2023 evidenzia la nota di caratterizzazione della scena gastronomica internazionale, ovvero il talento, declinato quest’anno anche nell’impegno volto alla salvaguardia della biodiversità ambientale. È il caso del Central di Lima, che balza in avanti di una posizione e si attesta primo in classifica (al posto del Geranium di Copenhagen), guadagnando anche il premio Best Restaurant in South America 2023. Gli chef Virgilio Martinez e Pía Leóncelebrano la biodiversità degli ingredienti autoctoni del Perù, insieme a tradizioni e storia del territorio, sotto la guida del centro di ricerca Mater Iniciativa.

“L’impegno di Martinez, León e di tutta la squadra del Central nella ricerca, nel rispetto del patrimonio nazionale e nella promozione della biodiversità unica del Perù non ha eguali e siamo onorati di assegnare al Central il titolo”, dichiara William Drew, direttore dei contenuti dei 50Best.

Sul podio, di scena al Teatro dell’Opera Les Arts di Valencia, Spagna, anche il Disfrutar di Barcellona e il Diverxo di Madrid, secondo e terzo classificato.
Cinque invece i ristoranti italiani presenti in classifica: Lido 84 a Gardone Riviera (7°), Reale di Castel di Sangro al numero 16, Uliassi di Senigallia al 34, seguiti da Le Calandre (41°) a Rubano e Piazza Duomo (42°) ad Alba.
Già scelta come Latin America’s Best Pastry Chef lo scorso anno, Pía Salazar del Nuema a Quito, è la miglior pastry chef. Nata a Cuenca, sta contribuendo a far conoscere l’Ecuador con le creazioni sperimentali, trasformando frutta e verdura in dolci, come il cocco con il lievito e l’aglio nero o il porro e la vaniglia con il cedrón (erba simile alla verbena del limone).
Dalla classifica emerge una forte presa di posizione sulla scena internazionale del Sudamerica, con nove ristoranti, tra cui due nuovi ingressi (Kjolle di Pía León a Lima e l’El Chato a Bogotà). L’Asia ne conta sette, tra cui Odette a Singapore e le new entryLe Du, Gaggan Anand a Bangkok e Sézanne a Tokyo.
Il Gin Mare Art of Hospitality Award va all’Alchemist di Copenhagen (in quinta posizione). In questo locale, gli ospiti vengono accompagnati in un percorso sensoriale, che alterna performance artistiche a momenti di narrazione, abbinate ai piatti dello chef Rasmus Munk. Miguel Ángel Millán, sommelier del Diverxo di Madrid, si riconferma vincitore del Beronia World’s Best Sommelier.
L’Highest New Entry Award è il Table di Bruno Verjus; l’Atomix vince il premio Villa Massa Highest Climber ed è Best Restaurant in North America; Julien Royer dell’Odette di Singapore vince l’Estrella Damm Chefs’ Choice Award, assegnato allo chef che ha mostrato un’influenza significativa nel mondo della gastronomia; il Flor de Caña Sustainable Restaurant Award è assegnato al Fyn di Città del Capo, dove lo chef fondatore Peter Tempelhoff guarda oltre confini, per un’interpretazione del Sudafrica attraverso l’utilizzo di tecniche radicate nella cucina giapponese.
Tra i premi speciali, i Champions of Change a Nora Fitzgerald Belahcen, Othón Nolasco e Damián Diaz; Elena Reygadas è The World’s Best Female Chef; l’Icon Award va ad Andoni Luis Aduriz; il ristorante newyorkese Tatiana di Kwame Onwuachi si aggiudica il Resy One To Watch Award.
La classifica dei World’s 50 Best Restaurants 2023 è stata stilata da 1.080 esperti internazionali e da gourmet itineranti che compongono la The World’s 50 Best Restaurants Academy. Nella Hall of Fame dei migliori ristoranti in classifica dalla prima edizione, fuori gara per i prossimi anni, c’è anche l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, ai vertici nel 2016 e nel 2018.