L’omaggio di Giotti a Terence Hill 

Nicola Giotti si ispira al manifesto di Renato Casaro per la pellicola Lo chiamavano Trinità e mette a segno un altro uovo artistico decorato con l’aerografia indiretta

 

 

Nicola Giotti, autore dell’Aerografia Indiretta Speculare Lucida, tecnica decorativa sul cioccolato e non solo (ben illustrata con specifiche e tutorial nel libro “Metamorfosi” per Chiriotti Editori), prende parte all’esposizione di manifesti e locandine cinematografiche di Renato Casaro, in programma al Museo Nazionale Lanfranchi di Matera, e non perde occasione per portare alla ribalta la sua tecnica e il legame tra cinema e cioccolato.
Sembrerebbe che Casaro stia lavorando ad una bozza in vista di una possibile nuova pellicola per il cult Trinità. E non è un caso che fosse presente in questa occasione anche l’attore Mario Girotti, in arte Terence Hill. A lui Giotti ha omaggiato l’uovo, aerografato come lui sa fare.

 

 

Casaro disegna quasi tutti i manifesti per i film di Hill e Bud Spencer, tra gli anni 70 e 80. L’uovo di Nicola si ispira al primo, per ‘Lo chiamavano Trinità’, forse uno dei disegni più noti dell’artista, che contribuisce al successo del film e dà il via alla grande notorietà del duo. Un aneddoto vuole che la scelta di celare il volto di Hill non fosse in linea con la volontà del regista Clucher, ma fu innovativo tanto da contribuire a rendere iconici i personaggi.

 

 

 

Ma veniamo all’opera di Giotti.
Il suo disegno si estende da una parte all’altra dello stampo in maniera longitudinale e, per questo motivo, non mancano difficoltà (anche solo per la posizione non comoda durante l’esecuzione), padroneggiate da Nicola al meglio anche questa volta, vista la bellezza e la precisione del tratto, nonché la corretta stesura del colore, tra trasparenze e chiaroscuri.
E così le sue uova continuano a suscitare incanto negli occhi di chi le osserva, con grande soddisfazione.