In vista di Halloween, festa delle caramelle, è stato presentato a Milano uno studio BVA DOXA-Unione italiana Food, in cui si parla del rapporto degli Italiani con questo prodotto iconico del Made in Italy trasversale alle varie generazioni. Piacciono per la loro varietà, rinfrescanti, balsamiche e rilassanti, ma non solo, perché, oltre al gusto, sono sinonimo di momenti di relax e piacere, evocative della spensieratezza dell’infanzia.
Numeri in ascesa
Entrando nel vivo della presentazione a cui hanno preso parte Luigi Serra, produttore e portavoce del progetto “Piacere, caramelle” di Unione Italiana Food, Alessia Fiano, segretario settore Confetteria Unione Italiana Food, Iolanda Viceconte, ricercatrice BVA-Doxa, e Mauro Ferraresi, docente di consumi e comunicazione presso l’Università IULM di Milano, intervistati da Tarsia Trevisan, giornalista di Class, le caramelle sono un alimento che sta vivendo un momento di curiosità e attenzione anche da parte delle nuove generazioni, che ne riconoscono lo spirito innovativo.“Il comparto delle caramelle vale oltre 750 milioni di euro, ha marcata vocazione internazionale e può vantare aziende pluricentenarie – commenta Serra. Fa piacere scoprire l’apprezzamento per un settore che ha saputo innovarsi nel tempo e che risponde ai gusti e alle esigenze di tutti, vantando un’ampia gamma di prodotti, dalle dure, predilette dal 39% dei consumatori, alle morbide o gommose, scelte nel 48% dei casi, dalle gelée, predilette dal 31%, alle ripiene, apprezzate nel 27%, e poi le pastiglie o tavolette indicate dal 23%, le mou o toffee ricercate dal 27%, le mentine, preferite da 1 italiano su 2, ossia nel 49% dei casi, e i lecca-lecca, scelti dal 10% degli estimatori.”

Dimmi quando…
L’Italia si rivela un Paese appassionato di caramelle. Sarà il profumo dei ricordi d’infanzia o il desiderio di una coccola: secondo lo studio presentato, 9 italiani su 10, il 91%, consumano le caramelle, e più della metà, il 57%, lo fa almeno 1-2 volte la settimana. Per 1 italiano su 3, il 34%, non c’è un momento preferito per mangiarle, anche se le ore del pomeriggio, il 39%, e della mattina, il 30%, sono preferite al dopo cena, il 12%, e al dopo pranzo, il 10%.
Perché piacciono, a chi e a che gusto
Per la metà dei connazionali, il 45%, al primo posto tra le motivazioni del consumo c’è la capacità di rinfrescare l’alito, subito dopo emerge il lato comfort food per concedersi qualcosa di buono pari al 40%, mentre il 38% le considera un aiuto per combattere il mal di gola. I consumatori legano, nel 22% dei casi, questo consumo al desiderio di rilassarsi, il 21% ai viaggi, e il 16% al vedere la tv.
Non si tratta poi solo di un prodotto buono che dona freschezza: la caramella sa scaldare il cuore, richiama affetti e famiglia: significa per il 45%, prendersi qualche minuto per sé e ha anche un potere sullo stato d’animo: per 4 italiani su 10, pari al 41%, mette di buon umore. E per il 28% è un prodotto che ci riporta a quando eravamo bambini.
Un’ulteriore domanda si impone: piacciono con o senza zucchero? Il 44% le preferisce con e il 56% senza. Menta, eucalipto e anice garbano al 57%, gli agrumi al 46%, e la liquirizia al 40%. Seguono frutti di bosco, erbe naturali, caffè, miele e caramello, latte, cola, creme, gusti esotici, e amarena.
Infine, si scopre che circa 8 italiani su 10, il 78%, lo acquistano per gli adulti, mentre è molto più bassa la percentuale di chi che le compra per i bambini dai 6 ai 13 anni, il 32%, e per gli adolescenti.
Emanuela Balestrino
Il valore dei dati
Nel nostro Paese ci sono:
- 25 milioni di consumatori abituali di caramelle, soprattutto adulti
- in occasione di Halloween è il prodotto dolciario più consumato, per il 65%, e supera cioccolatini, 58%, snack, 38% e biscotti, 32%
- 1 italiano su 2 indica le mentine come la tipologia preferita, tallonate dalle morbide o gommose, 48%, e dalle dure, 39%
- sono erbe balsamiche, agrumi e liquirizia i gusti più apprezzati
- 9 italiani su 10 le consumano, più della metà, 57%, lo fa almeno 1-2 volte a settimana
- sono 7.000 gli addetti del settore delle caramelle e della confetteria.
L’importanza per la pasticceria
Che interesse possono avere i vari marchi di caramelle ad essere presenti in pasticceria? È questa la domanda che abbiamo rivolto ad Alessia Fiano, segretario del settore Confetteria Unione Italiana Food. La sua risposta denota un interesse elevato: “Le caramelle entrano anche nel mondo della pasticceria, dove ritroviamo spesso una confetteria di alta gamma, per le quali anche il packaging può essere un elemento distintivo ed attrattivo, con confezioni più ricercate. Tra le tipologie di caramelle presenti troviamo sicuramente le gelée, ma le varietà possono essere veramente molte”.
L’export traina il settore verso la ripresa
Nel 2021 la produzione era in calo, ma il ritorno della socialità e della convivialità fanno ben sperare per il futuro del comparto, che nei primi 6 mesi del 2022 ha registrato un vero boom delle esportazioni. Secondo un’elaborazione di UIFsu dati ISTAT nel 2021:
- la produzione si è attestata su 89.424 tonnellate, -6% rispetto al 2020, per un valore di circa 763 milioni di euro
- sono ottime performances dell’export, +28% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per una quantità esportata di 11.610 tonnellate e un valore di quasi 40 milioni di euro
- nei primi 6 mesi del 2022 l’export è aumentato di oltre il 30
