Quanto delineatosi nel corso della due giorni del Panevero Festival, svoltosi a inizio settembre presso il Castello di Brescia, in collaborazione con Brescia nel Piatto, il sostegno di We Love Castello e patrocinata dal Comune ospitante, riguarda il mondo del pane.
“Il panificio oggi non è più solo panificio”, sottolinea Fabrizio Zucchi, segretario e tesoriere del Club Richemont, promotore dell’iniziativa. Per evolvere, deve specializzarsi, offrire nuovi servizi e fare storytelling.
Per l’evento Chiacchiere di pane sono intervenuti Carlo di Cristo, biologo specializzato sui temi della panificazione, Antonio Pacella, medico nutrizionista, e Stefania Pompele, sensory analysis specialist, ma anche i rappresentanti del Club tra Brescia e dintorni. Oltre a Zucchi, Bruno Andreoletti, Beniamino Bazzoli, Alessandro Bresciani, Massimo Ciatti, Matteo Manuini, Mauro Marini, Mauro Massetti, Michele Novara, Francesco Panicchi, Paolo Piantoni e Paolo Zambarda. Il laboratorio Il Lievito madre: mani in pasta ha coinvolto adulti e piccoli.
“L’obiettivo è di portare a conoscenza del grande pubblico cosa significhi acquistare presso un panificatore membro del Club. Essere parte dell’associazione deve diventare un valore tangibile per i nostri associati, con ricadute positive in termini di visibilità e pregio”, fa sapere il Club. Per entrare in Richemont gli aspiranti membri, infatti, devono rispettare alti standard qualitativi in termini di materie prime, lavorazione e prodotto finito, superando un esame.