Da tutti definito il pasticciere dei Vip, in effetti Pasticcio, nato 83 anni fa a Pratovecchio, Ar, ha attraversato un significativo pezzo di vita mondana italiana: con il suo fare entusiasta ha addolcito eventi, trasmissioni televisive, concorsi, compleanni e matrimoni, in una lunga e gratificante carriera, iniziata nel Casentino, quando diventa garzone di un fornaio a 11 anni, poi apprendista in una pasticceria fiorentina e pasticciere presso prestigiosi alberghi. Nel 1964 si mette in proprio insieme alla compianta moglie Carla, aprendo nella sua Pratovecchio ed iniziando la scalata alla notorietà, sino ad approdare nel 2000 a Roma, con una pasticceria propria al Gianicolo. Gli ultimi anni li trascorre a Pelago, non lontano da Firenze, dove ha dato vita ad un museo in cui raccontare 60 anni di carriera, fra documenti fotografici e giornalistici, molti già raccolti nel libro–biografia “Mastro Pasticcio – Una vita di dolcezze” (curato da Pier Francesco Listri, per Edizioni Polistampa), uscito 10 anni fa.
Con Silvano Orlandi condividiamo decenni di rispetto reciproco, avendo iniziato a pubblicare i suoi lavori dal 1985 – “sono uscito oltre 70 volte sulla vostra testata”, amava puntualizzare cordiale come sempre, testimoniando, anno dopo anno, i suoi successi mondani. Perché fra i tanti pregi, a lui bisogna riconoscere il senso del rispetto e la vivacità di carattere che gli hanno permesso di dare grande visibilità mediatica non solo a se stesso, ma alla pasticceria artigianale tutta (in anni certo meno semplici, vista l’assenza degli immediati social network!), vestendo sempre l’impeccabile divisa bianca. Celebri e molto amate le sue rose in marzapane, spesso realizzate in diretta durante feste o programmi tv.
Alla domanda su quale fosse stata la scintilla capace di renderlo così ambito fra i vip, Silvano ci confidò: “La mia astuzia era realizzare torte molto scenografiche, disposte su eleganti cornici per fare ancora più effetto. E non ho mai fatto torte gratis, perché ho troppo rispetto per il mio mestiere. E poi con Pasticcio la notorietà era assicurata e quindi molti si facevano fare le foto vicino a me, sicuri di finire sui giornali!”.
La redazione porge sentite condoglianze ai figli Marco, Alessandro e Stefano.