Brilla Griffa

Riaprirà il 6 dicembre pronta a brillare sotto una nuova stella, la cucina del Ristorante Petit Royal di Courmayeur (Ao). Il suo chef Paolo Griffa ha, infatti, appena conquistato la prima stella Michelin durante la presentazione dell’edizione 2020 della rossa più amata al mondo, avvenuta il 6 novembre al Teatro Municipale di Piacenza

“Sono molto emozionato”, commenta a caldo il giovane piemontese con importanti esperienze alle spalle, come quelle al Combal.zero di Davide Scabin e al Piccolo Lago di Marco Sacco. “È stato difficilissimo conservare questo piccolo grande segreto: ho ricevuto una telefonata mentre ero a Copenaghen con la mia brigata e ho dovuto tenere un riserbo assoluto, mentre invece avrei voluto urlarlo al mondo”.
Già vincitore italiano del Premio San Pellegrino Young Chef 2015, Griffa sogna questo riconoscimento dai tempi degli studi all’Istituto Alberghiero Giolitti di Torino: “Ho sempre avuto un obiettivo preciso nel mio percorso professionale. All’epoca aprivo la Michelin e vedevo i nomi di grandi chef italiani come Enrico Crippa o Massimiliano Alajmo: li seguivo, osservavo da lontano i loro piatti, pensavo alle soddisfazioni che stavano raggiungendo e mi sembra impossibile che da oggi faccia parte anche io di questa grande famiglia mondiale che si chiama Michelin!”. Lo dice con un filo di emozione e gli occhi che brillano, mentre ricorda gli insegnamenti del suo docente dell’epoca, il professore Alessandro Ricci, e racconta di come in questo riconoscimento ci sia anche un grande senso di responsabilità: “A maggior ragione d’ora in avanti dobbiamo lavorare sempre meglio, concentrandoci ancora di più su quello che facciamo. La stella è motivo di grande orgoglio, ma anche di molta responsabilità e sono felice di aver contribuito, con la mia brigata, ad accendere un altro faro in questa bellissima regione che si chiama Valle d’Aosta”.
Il Ristorante Petit Royal si trova all’interno del Grand Hotel Royal e qui Paolo Griffa porta avanti una cucina di fine dining molto legata ai prodotti del territorio, in cui non manca mai la sua attenzione per il mondo dei lievitati e per la panificazione: “Nasco come pasticciere e resto innamorato della pasticceria, pur avendo ormai da anni affinato le tecniche di cucina. Sono appena tornato da un viaggio in Oriente, in cui ho acquistato tantissimi oggetti e stampi che hanno colpito la mia curiosità e, che sono certo, utilizzerò presto al ristorante dove stiamo lavorando per il nuovo menù”.

Un applauso a Griffa anche da parte della redazione di “Pasticceria Internazionale”, che lo segue da quando era minorenne, raccontandolo in tutte le sue brillanti tappe ed accogliendolo in più concorsi da noi co-ideati, come quelli dedicati alle giovani leve, che ogni anno vanno in scena a Torino, grazie ad Associazione Pièce.

 

Sarah Scaparone