Una ricerca di mercato fa luce sulle abitudini dei consumatori italiani relativamente al dolce più tradizionale delle festività natalizie, analizzando sia il comparto industriale che, per la prima volta, quello artigianale
I risultati dell’indagine, realizzata da Nielsen per iniziativa di CSM Bakery Solutions (azienda che fornisce ingredienti e semilavorati per la pasticceria e la panificazione) sono stati presentati il 6 novembre presso Eataly Smeraldo a Milano. Ecco, in breve, i numeri del comparto nel suo insieme: 29 mila tonnellate di prodotti consumati per un giro d’affari di 217 milioni di euro. Ma ciò che più sorprende è constatare che, se a volume l’industria fa la parte del leone, assorbendo l’80% del mercato, a valore la proposta artigianale arriva praticamente al pareggio, con oltre 107 milioni di euro. Questo perché mediamente il prezzo del panettone industriale si aggira intorno ai 5 euro al chilo, mentre per quello artigianale bisogna spendere 4 volte tanto. Ciononostante, sono 2,3 milioni gli italiani disposti ad acquistarli (e tra questi 220 mila esclusivisti), riconoscendone il valore qualitativo e ritenendoli ideali per occasioni speciali di consumo oppure per fare un regalo. Per contro, 9,7 milioni di consumatori scelgono il panettone industriale, attratti da un prezzo più conveniente. Nell’analizzare i risultati della ricerca, il ricercatore di Nielsen Niccolò Beati si è soffermato anche sui canali di vendita: quello prevalente per l’acquisto di panettoni artigianali rimane la pasticceria (65%), seguita dalla panetteria (19%), ma si stanno facendo avanti altri canali quali i negozi specializzati in prodotti “made in Italy” (8%) e internet (8%). È interessante considerare che solo l’1% dei panettoni industriali viene venduto nei negozi specializzati, e solo il 3% online. Ma quali possono essere le ulteriori opportunità di crescita per il settore artigianale? Secondo il relatore un maggiore assortimento non solo in termini di gusti, ma anche di pezzature, oltre a una calendarizzazione più estesa dell’offerta, che potrebbe essere anticipata a ottobre. “Con questa ricerca – dichiara Micaela Di Trana (VP Marketing, Branding & Communication di CSM Bakery Solutions) – offriamo ai pasticceri uno strumento indispensabile per comprendere le potenzialità del mercato in cui operano e continuiamo a dialogare con gli operatori industriali e i distributori per aiutarli a sfruttare al meglio gli spazi di premiumizzazione che abbiamo identificato nel comparto”. Nel corso dell’incontro, moderato da Rossella De Stefano, Direttore Responsabile Dolcegiornale e Bargiornale, sono intervenuti anche il pasticciere Salvatore De Riso, Carlo Meo, docente alla SPD (Scuola Politecnica di Design), e Antonio Alessandrini, Amministratore Delegato di Saima Spa.
Rossella Contato