
Riccardo Celeghin inizia il suo racconto: una storia di radici profonde e autenticità, valorizzazione del territorio, determinazione, intraprendenza, e anche sacrificio.
Classe 1995, è cresciuto a Udine, nel Friuli Venezia Giulia, origini che porta sempre nel cuore e nelle sue realizzazioni. La passione per la ristorazione, in particolare per la cucina, presto si amplia e va ad abbracciare anche la pasticceria: nel 2014 muove i primi passi da Joe Bastianich a Orsone, dove incontra i colleghi Maurizio Amato e Davide Patruno, nel 2016 inizia come assistant pastry chef nella pasticceria del ristorante Agli Amici a Godia dello chef Emanuele Scarello (due stelle Michelin e Relais & Château) e conquista il ruolo di pasticcere. Nel 2018 affronta la sua prima esperienza alla guida della pasticceria del ristorante La Taverna a Colloredo di Montalbano di Piero Zanini (una stella Michelin dal 1997 grazie ad Andrea Berton) e da marzo è alla guida del progetto Pasticceria di Veleno, Brescia al fianco dello chef Maurizio Amato.
“La mia pasticceria è equilibrata e acida, ma solo all’apparenza”, descrive così Riccardo la sua cucina, definendola una riscoperta del territorio, basata sul rispetto di ogni singolo ingrediente e della sua provenienza. E non perde occasione di esaltare i sapori semplici e valorizzare la materia prima in ogni sua creazione. “Ci sono ingredienti poveri che nascondono gusti inaspettati, basta studiarli, sperimentare, non arrendersi.”, questo per spiegare come nobilitare un ingrediente esaltandone le potenzialità, e precisa: “la consapevolezza nasce dallo studio e dalla conoscenza, dal confronto con i maestri, dalla fatica”.
La pasticceria di Veleno cibo e altre storie prende il via la mattina con cannoncini e croissant espressi, farciti al momento. I dolci completano poi il pranzo, composto da un’offerta di cinque piatti che raccontano e omaggiano l’Italia. In ogni momento della giornata, il banco della pasticceria è ricco di monoporzioni, tartellette e torte; la pasticceria Veleno accompagna anche l’ora del tè con mignon e biscotti, delizia l’aperitivo con l’offerta salata e infine offre il dessert serale per chi ha cenato a casa e vuole viziarsi con una monoporzione e un buon caffè.
“La pasticceria non deve assolutamente essere considerata “altro” rispetto alla cucina”, afferma Celeghin – “deve concettualmente dialogare con la cucina stessa e con la sua impostazione”. E lo dimostra ogni giorno, quando collabora a quattro mani con lo Chef Maurizio Amato per la creazione dei piatti serali.
Se per i dessert del ristorante la collaborazione con lo chef è fondamentale, per la pasticceria Riccardo ha libera voce in capitolo. “Maurizio arriva qui con idee e desideri ma l’esecuzione è tutta mia.La logica a squadra, da Veleno, vince sempre”. Un pasticcere può essere visto come un artista che modella e scolpisce, creando strutture che rispecchino i canoni estetici del “bello”. Non a caso, bontà e bellezza sono un binomio vincente e indissolubile nella sensazionale pasticceria di Veleno: moderna, dal vibrante spirito italiano e dalla spiccata estetica francese.
https://www.velenobrescia.it/pasticceria/
Latte e Polenta Dolce della convivialità tipico della tradizione friulana.
Gin Fico: Sperimentazione e tradizione Friulana.