
Ode alla pasticceria contemporanea
C’è chi ha fatto incetta di selfie e dediche, e nessuno ha resistito alla voglia di assaggiare tutti i suoi dolci
La fotogallery dell’evento
“Avere la fortuna di pubblicare un libro di 450 pagine e di quasi 5 kg è davvero grande”. Così Fabrizio Fiorani, autore di “Tra l’onirico e il reale” (Chiriotti Editori), ha accolto i presenti in occasione della presentazione a Roma. “Avere la fortuna di fare un libro e presentarlo nella città in cui sei nato è qualcosa che capita a pochi – per l’appunto -. Questo me lo ha detto un pasticciere molto importante per me, Pierre Hermé”.
Ospiti della scuola di cucina e pasticceria A Tavola con lo Chef, abbiamo dato il benvenuto all’opera alla presenza dei tanti professionisti romani che ci hanno raggiunti per sostenere Fiorani, per degustare alcune delle sue creazioni, per acquistare il libro (chi non lo aveva ancora fatto) e per richiedere una dedica personalizzata all’autore.
“Special event” lo abbiamo definito, con happy buffet conclusivo, una grande festa con l’editore e le aziende che hanno sostenuto il progetto, Molino Dallagiovanna, Lesepidado, Valrhona, Pavoni e Tervi.
Il nuovo libro di pasticceria contemporanea di Fabrizio Fiorani è frutto di rigore tecnico e senso estetico con 60 ricette, al confine tra l’iconico e il sentimento rassicurante del dolce della tradizione. Tra il reale di una pasticceria, che vuole colpire all’intelletto del professionista e al cuore dell’amatore, ed il sensazionale dei dettagli, mai scontati, per una ricerca del vero significato del mondo dolce.
Tante ricette presentate al pari di installazioni grafiche, che si fanno materia nell’immaginario dello spettatore grazie alla fotografia di Giancarlo Bononi e Luca Marcheselli.
Un libro, per quante belle ricette possa riportare, “non sa di niente se provi a morderlo”! Ma con una “sceneggiatura” precisa, ovvero la foto del dessert, il titolo, il montaggio prima ed una macro dopo, la descrizione e infine la ricetta, si può costruire l’idea personale di pasticceria.
Il progetto grafico di “Tra l’onirico e il reale” rispecchia e rilancia il concetto di Fiorani. Quello per cui il dolce è desiderio. A differenza della fame, la voglia non la sazi e il gioco tra il necessario e il superfluo è per lui fondamentale.
Accanto alla “religiosità concettuale” dei dolci creati per questo libro, vi è la clamorosa replicabilità di tutte le ricette, specie quelle del capitolo della Memoria. Come il tiramisù. La cui foto, qui sotto, vale decisamente “il prezzo del biglietto”, come ama dire l’autore.
C.M.
Il libro “Tra l’onirico e il reale” di F. Fiorani per Chiriotti Editori è disponibile su www.shop.chiriottieditori.it
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