Cannolo Festival: il più buono è quello di Santa Cristina Gela

I fratelli Biscari si aggiudicano il primo posto al Cannolo Festival per il secondo anno consecutivo

 

Quello del cannolo siciliano è un vero e proprio capitolo della pasticceria italiana. Tra i più gustosi e tra i più suggestivi se consideriamo le diverse variabili che distinguono un cannolo dall’altro, a seconda della combinazione degli ingredienti base, ma anche dell’utilizzo di ingredienti e procedimenti custoditi dalle famiglie di produttori e tramandati di generazione in generazione: la scorza è più o meno friabile, i sentori di cacao o di caffè, la ricotta grezza o cremosa, più o meno dolce, con cioccolato o senza, con frutta candita o con granella di pistacchio. Da due anni esiste, però, un concorso, il Cannolo Festival, che decreta il cannolo più buono della regione.
Per il secondo anno consecutivo, il cannolo più apprezzato dalla giuria tecnica e popolare è stato quello preparato dai fratelli Biscari del Caffè del Corso a Santa Cristina Gela, piccolo paesino di mille abitanti nell’entroterra palermitano, a 30 km dalla città. Come è fatto? Scorza friabile e corposa realizzata con la farina di Maiorca, grano antico tenero siciliano, particolarmente profumata e digeribile; ricotta di pecora del territorio lavorata con poco zucchero; e un segreto, quello del vino rosato nell’impasto della scorza, che genera un dolce perfettamente in equilibrio tra i sapori della ricetta tradizionale.
“La sintesi ideale tra l’innovazione, il rispetto della materia prima, la fedeltà a una tradizione antica che si tramanda da tre generazioni”, così ha commentato la giuria tecnica composta da Giovanni Cappello (campione italiano con il culinary team di Palermo dell’Associazione Provinciale Cuochi e Pasticcieri di Palermo in seno alla Federazione Italiana Cuochi), lo storico delle tradizioni siciliane, scrittore ed etnografo Gaetano Basile, la giornalista enogastronomica Manuela Laiacona e il food tour operator Marco Romeo. Un giudizio che incontra anche il voto popolare espresso nella due giorni direttamente dalle migliaia di partecipanti alla manifestazione a Sanlorenzo Mercato.
Subito dietro al cannolo vincitore si piazzano le altre eccellenze selezionate per l’evento: Piana degli Albanesi, il borgo dell’entroterra palermitano noto ormai come “il paese dei cannoli”, custode di una tradizione secolare e di ricette che ancora oggi nascondono segreti di produzione gelosamente custoditi; San Giuseppe Jato, con una lavorazione originale e immediatamente riconoscibile, la ricotta dal sapore molto intenso e scorze leggere. Infine Fulgatore, a cui è spettato il delicato compito di rappresentare la provincia di Trapani, famosa per uno stile unico e inconfondibile già nella forma della scorza (più allungata e appuntita), ma soprattutto nella lavorazione della ricotta (più grezza e meno setacciata), per veri intenditori.        
I pasticcieri coinvolti sono stati Nicola Petta (Extra Bar – Piana degli Albanesi, Palermo); i vincitori fratelli Biscari (Caffè del Corso – Santa Cristina Gela, Palermo); Turi Cerniglia (Pasticceria Cerniglia – San Giuseppe Jato, Palermo); Rocco Vultaggio (Bar Vultaggio – Fulgatore, Trapani).             
Nei due giorni di Festival, si sono susseguite dimostrazioni, talk show e showcooking che hanno mostrato dal vivo la preparazione del dolce, condividendo ricette e tecniche con il pubblico, chiamato a partecipare in prima persona alla preparazione. Un’apposita area-lab ha visto avvicendarsi i pasticcieri per mostrare la preparazione del dolce, ognuno secondo le proprie peculiarità; mentre un’altra postazione ha servito il cannolo senza glutine, per le persone celiache. Nelle due edizioni della manifestazione sono stati preparati oltre 7mila cannoli con più di 11 quintali di ricotta fresca, attraverso i percorsi di degustazione che hanno consentito l’assaggio e la votazione da parte del pubblico.

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