Monica Malisardi vince la finale italiana del Concorso del Macaron Amatoriale 2017
Lo scorso 7 aprile, la scuola Hangar78 di Silikomart ha ospitato la tappa italiana del Concorso del Macaron Amatoriale 2017.
Giunta alla seconda edizione, l’idea di Vincent Guerlais di proporre ad appassionati di pasticceria un concorso incentrato sul noto dolce francese si riconferma vincente.
Merito anche di una giuria ben definita nei ruoli professionali di pasticcieri e giornalisti specializzati e degli stessi partecipanti, amatori sì ma che hanno saputo dare prova di un alto livello di esecuzione. Lo stesso Gino Fabbri, presidente di giuria, si è detto entusiasta delle proposte.
La sua raccomandazione per chi prepara macaron è di “fare attenzione alla quantità della farcitura”. Inoltre, in alcuni casi può accadere che l’eccessiva ricerca nel gusto e negli aromi e sapori delle spezie porti ad un prodotto non equilibrato. Specie se consideriamo che in cottura alcuni vanno persi o al contrario si amplificano.
La prova del nove resta sempre l’assaggio. Se diamo una denominazione riconducibile ad un sapore specifico, bisogna che questo sia avvertibile e in modo equilibrato. Attenzione a non eccedere nella misura, rispettando quella che caratterizza il macaron.
Durante la gara è emersa una ricerca dell’eleganza e la giuria non ha avuto dubbi sulla vincitrice: Monica Malisardi. Vince il suo Macaron&theCity, ispirato al noto cocktail Cosmopolitan, e si aggiudica così il lasciapassare alla finale del concorso, in programma il 13 maggio a Bergerac vicino Bordeaux, dove incontrerà i vincitori delle 14 selezioni regionali in Francia e quelli di Canada, Giappone e Belgio.
Sul podio anche l’abbinamento passion fruit e lime e il macaron Frambuesa colada, decretati rispettivamente secondo e terzo classificato.
In giuria, erano presenti Diego Crosara, Francesco Boccia, Luca Bernardini, Silvia Federica Boldetti, Pinella Orgiana, Rosella Contato, Joice Escano e la vincitrice della scorsa edizione, Victoria Ferrari. Insieme hanno apprezzato l’estetica ma ancor prima il gusto dei macaron in gara. E per concludere come ha detto Fabbri: “C’è stato il bello, ma ha vinto anche il più buono”.
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