Si chiama PULP FICO, il piatto dello chef Galena (Modugno, Ba) ispirato al film cult del noto regista Quentin Tarantino.
Tradotta letteralmente, la parola pulp significa polpa ma dopo l’uscita del film è stata adottata nel linguaggio cinematografico per identificare un preciso genere di pellicole.
La vera curiosità di questo piatto, e fil rouge della creazione, è che pulp, letto così come scritto, è il termine con cui un barese identifica nel proprio dialetto il polpo. Il piatto si compone infatti di una sfera di polpo farcito con crema di lime e petali di mandorlo, presentato con cuore di carciofo alla giudia e gambero rosso di Gallipoli su vinagrette di fico secco.
Sbagliate se credete che l’omaggio a Quentin Tarantino si limiti alla sola similitudine fonetica. Nel piatto, pugliese “di nome e di fatto” (le materie prime utilizzate), anche la contaminazione capitolina del tipico carciofo alla giudia evoca nella presentazione un certo stile western tipico del regista.
Vi proponiamo qui la ricetta.
PULP FICO
Sfera di polpo farcito con crema di lime e petali di mandorlo, con cuore di carciofo alla giudia e gambero rosso di Gallipoli su vinagrette di fico secco
Per 2 persone
100 g polpo
30 g ricotta
5 g lime
sale, pepe, noce moscata q.b.
1 carciofo romano
3 gamberi rossi di Gallipoli
fiori di mandorlo
2 fichi secchi
Mirepoix di sedano, carote, cipolla, timo
1 chiodo di garofano
Per la vinagrette
200 g olio Evo
30 g vino bianco
sale q.b.