Come rispondono gli inglesi al gelato artigianale italiano?
È stato il London Gelato Festival ad escludere ogni dubbio: l’italianità continua ad affermarsi con le sue eccellenze. All’Old Spitafields Market di Londra, tra la famosa Brick Lane e la City, dove si è tenuta la manifestazione, è stato un gelatiere italiano a farsi strada in classifica e aggiudicarsi il premio della giuria tecnica e popolare come miglior gelatiere: Paolo Pomposi della gelateria Badiani, con il gusto La Diolcevita a base di Buontalenti, una panna gelato composta da panna, latte, zucchero e uova, variegata con salsa di cioccolato e nocciole.
Badiani, storica gelateria e pasticceria di Firenze dal 1933, è famosa per il suo gusto Buontalenti, una specialità marchio registrato a base di panna e crema, di colore chiaro, senza aggiunta di coloranti, dedicato a Bernardo Buontalenti, eclettico fiorentino vissuto alla fine del ‘500 nel periodo di maggior potere della famiglia de’ Medici a Firenze, architetto, ingegnere, idraulico e urbanista. Fu il suo intervento a rivoluzionare la storia del gelato quando in occasione della festa per gli ambasciatori del Regno di Spagna, oltre alla parte decorativa e di imbellimento della città, si occupò anche dei banchetti, compresa l’ultima novità del tempi, i dolci freddi. Bernardo Buontalenti propose la propria idea sulla composizione del sorbetto. Una nuova ricetta a base di latte, miele, tuorlo d’uovo e un tocco di vino, fece nascere così la crema all’uovo e lo zabaione. Da quel momento tutto si poteva gelare, anche le materie grasse come il latte e le uova, e proprio grazie al latte e alle uova il sapore del dolce freddo diventava improvvisamente rotondo e vellutato.
La Badiani Buontalenti sarà protagonista di uno sviluppo internazionale grazie alla creazione di un format che vedrà la luce col suo primo negozio a Londra. Saranno gli 80 giorni di tour del Gelato Festival, di cui è sponsor, a dare alla gelateria fiorentina la possibilità di far conoscere il marchio Buontalenti.
Per Badiani la gara londinese è stata un vero test prodotto. “Volevamo capire come rispondono gli inglesi al gelato italiano e adesso possiamo dire che è stato un assoluto successo“, ha spiegato Pomposi. “Dopo aver visto l’avventurarsi sul mercato di vari marchi di “fantasia”, basati spesso solo sul marketing, abbiamo deciso di portare nel mondo la storia della gelateria, l’italianità, la toscanità, la fiorentinità che non ha bisogno di essere inventata, ma che dal 1933 è un punto di riferimento di qualità Artigianale ed innovazione”.