Presso la Reggia di Colorno sede di ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, sono stati assegnati ufficialmente i tre premi dell’Académie Internationale de la Gastronomie, istituzione che comprende 27 Paesi nel mondo ed ogni anno si riunisce per valutare i migliori rappresentanti della cultura gastronomica internazionale. Per il 2015 l’Accademia Italiana della Cucina, una delle cinque organizzazioni che hanno fondato l’associazione nel 1983, ha presentato tre proposte che sono state tutte accettate all’unanimità. Jaques Mallard, Presidente de l’AcadémieInternationale de la Gastronomie, e il Professor Giovanni Ballarini, Presidente dell’Accademia Italiana della Cucina, consegnano i premi.
Il Grand Prix de la Culture Gastronomique quest’anno è stato conferito ad ALMA, il cui rettore è il maestro Gualtiero Marchesi: motivo della vittoria il ruolo fondamentale della Scuola nella costruzione di una nuova Cucina Italiana che valorizzi le radici culturali e le tradizioni territoriali, in un’opera costante di trasmissione e promozione della cultura gastronomica italiana presso i futuri professionisti della ristorazione.
Assegnato all’accademico Renzo Pellati il Gran Prix de la Littérature Gastronomique per il libro “La storia di ciò che mangiamo”, testo premiato per i valori culturali e l’impostazione divulgativa del libro che racconta una storia ricca di aneddoti, di fatti curiosi, di notizie a volte bizzarre che aiutano a comprendere l’evolversi delle abitudini alimentari, la comparsa dei miti e dei pregiudizi e l’importanza della ricerca scientifica.
Il premio Chef de l’Avenir è stato conferito a Pier Giorgio Parini, giovane chef del Ristorante Il Povero Diavolo di Torriana, due stelle Michelin in provincia di Rimini. Premiato “per la continua ricerca e cultura gastronomica che mette nei suoi piatti”, Parini è un grande conoscitore di profumi e sapori ed interprete di una cucina originale fatta di ingredienti particolari e accostamenti arditi.
La cerimonia è stata inserita all’interno di una giornata all’insegna delle eccellenze nazionali: nello stesso giorno infatti si è tenuta la finale del concorso ALMA Caseus, un’iniziativa giunta alla sua quarta edizione e che costituisce il primo concorso in Italia di valorizzazione del patrimonio caseario nazionale attraverso il coinvolgimento di studenti e professionisti del settore, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dei più importanti Consorzi di Tutela.