I dolci di tendenza del Natale 2014

In un clima tra tradizione ed innovazione, all’appello per Molino Caputo, presso il Beluga Sky Bar del Romeo Hotel di Napoli, 12 grandi interpreti dell’arte bianca, rappresentanti l’Italia e tutti i suoi artigiani e imprenditori che ogni giorno amano il proprio lavoro e regalano una creatività “fatta dolce” con sapere e spirito di condivisione. Sono loro a presentarci le tendenze delle festività natalizie 2014.

 

Da poco ottenuto il massimo riconoscimento nella categoria “classico milanese” a re Panettone, Alfonso Pepe di Sant’Egidio Monte Albino presenta la versione personale del classico lievitato partenopeo, il babà, caratterizzato in questo caso da 36 ore di lievitazione naturale in barattolo di vetro.
Creato per l’occasione, il nuovo Panettone Millefiori di Sal De Riso coniuga il nord con il sud e vede svettare, sulla sommità del lievitato, i tipici struffoli napoletani.
Rosanna Marziale, chef stellata del ristorante Le Colonne di Caserta, omaggia il Nord con un “Falso gianduiotto”, dove “falso” fa riferimento al ripieno di birra artigianale e caffè, all’interno del cioccolato, nella tradizionale forma a barca rovesciata. Sabatino Sirica, presidente onorario dell’Associazione Pasticceri Napoletani, propone Mostaccioli, Raffaioli, Pasta reale e una superba versione del Divino amore; Antonio Maresca reinterpreta invece il Roccocò napoletano con una versione al semifreddo, accompagnata da crema alle nocciole, sorbetto al mandarino e meringato al pisto. Stella Ricci omaggia la Sicilia con una cassata dai toni dorati e presenta un abete stilizzato in cioccolato decorato con  fini roselline; Paolo Sacchetti presenta il Giulebbe, dolce a pasta lievitata farcito di noci e marroni glassati, e non mancano i cantucci di Prato, proposti nella versione fritta, e le famose Pesche di Prato. Luigi Biasetto battezza per l’occasione il nuovo “Charlotte”, il suo classico impasto al cioccolato con noci arricchito con gli aromi meridionali di bergamotto e mandarino.
E ancora… “Il mio Natale”, cremoso di gianduia, accompagnato da gelatina di cachi, stecche di cioccolato e  decorato con sfoglia d’oro e viola del pensiero di Salvatore Bianco, executive chef de “Il Comandante”; versione delicata e aromatica del castagnaccio servita con ricotta di bufala e olio all’alloro quella di Pasquale Palamaro, chef del ristorante Indaco; le tipiche zeppoline fritte della tradizione napoletana Giuseppe Stanzione del ristorante Le Trabe sono servite su un budino di latte e miele, accompagnate da schiuma di latte e fiori eduli; cassata rivisitata per Gennaro Esposito, della “Torre del Saracino” di Vico Equense, accompagnato Luigi Buonocore.

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