#MissionEspresso: il caffè arriva nello spazio

Uno scatto di Thierry Le Gouès. Giuseppe Lavazza e David Avino.

In viaggio ormai da 13 anni tra Terra e Spazio, gli astronauti italiani potranno finalmente vedere esaudito il loro personale “desiderio-espresso”, poter bere un buon espresso quando lontani da Casa Terra.
Samantha Cristoforetti, capitano dell’Aeronautica Militare dell’Agenzia Spaziale Europea impegnata nella missione Futura, potrebbe essere non solo la prima donna italiana ad andare nello spazio, ma anche il primo astronauta della storia a bere in orbita un autentico espresso italiano.
Dall’idea di Argotec, azienda ingegneristica italiana specializzata nella progettazione di sistemi aerospaziali e leader europea nella preparazione di alimenti sani e nutrienti da consumare nello spazio, e di Lavazza, storico brand made in Italy del caffè, con la collaborazione asce da un progetto dell’Agenzia Spaziale Italiana, nasce ISSpresso.
Prende il nome dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) su cui sarà installata ed è la prima macchina espresso a capsule in grado di lavorare nelle condizioni estreme dello spazio, dove i principi che regolano la fluidodinamica dei liquidi e delle miscele sono molto diversi da quelli tipici terrestri.
Un gioiello ingegneristico per un espresso in assenza di peso. D’altra parte come commenta Giuseppe Lavazza, vice presidente di Lavazza, il caffè italiano è una bevanda “senza confini”. Da tempo si pensava di portare l’espresso anche nello spazio ed oggi il simbolo indiscusso del made in Italy raggiunge l’orbita spaziale.
Oltre all’aspetto ingegneristico, Argotec cura anche il training e l’alimentazione degli astronauti europei. Il cibo rappresenta un importante supporto psicologico e poter gustare un buon espresso italiano potrà aiutare a sentirsi più vicino a casa.

www.lavazza.it
www.argotec.it

 

come funziona isspresso