La neurogastronomia aiuta a comprendere le motivazioni alla base delle nostre scelte dietetiche ed è una strada che porta lontano perché quella del cibo è definibile quasi “Mitologia”. Il cervello ha infatti guidato le scelte alimentari di migliaia di generazioni, tra istinti innati e comportamenti acquisiti, contribuendo allo sviluppo della cultura e al miglioramento della vita.
La mente può trasformare un piatto in un’esperienza indimenticabile, crea le distorsioni dei disturbi del comportamento alimentare, e possiamo parlare di vera psicologia del cibo a cura di patologie depressive.
Il prossimo 24 maggio presso la sede di Viale Elvezia del CAM Centro Analisi Monza, si terrà il convegno dal titolo “Cibo e Cervello. Neurogastronomia tra piaceri alimentari e disordini dietetici”, organizzato dal CAM in collaborazione con il Centro studi sulla storia del pensiero biomedico dell’Università di Milano Bicocca (www.cespeb.it).
Si indagheranno le nuove prospettive di ricerca e di comprensione in ambito nutrizionistico e medico aperte dalla neurogastronomia con la partecipazione di Michele Carruba, Professore di Farmacologia presso l’Università degli Studi di Milano, e Luigi Losa, giornalista e co-direttore de “Il Cittadino”. Dopo una serie di interventi più scientifici, i lavori si concluderanno con una degustazione e pranzo guidati a cura dell’Istituto Alberghiero Ballerini e dell’Associazione Cuochi Brianza di Seregno.